Categoria: Recensioni

  • CMF Buds 2, 2 Plus e 2a: la nuova gamma di auricolari per ogni budget

    CMF Buds 2, 2 Plus e 2a: la nuova gamma di auricolari per ogni budget

    CMF, il sub-brand di Nothing, ha recentemente ampliato la sua offerta di auricolari true wireless con tre nuovi modelli: CMF Buds 2, CMF Buds 2 Plus e CMF Buds 2a. Questi dispositivi mirano a soddisfare le esigenze di diversi segmenti di mercato, offrendo caratteristiche avanzate a prezzi competitivi.​HDblog+7SmartWorld+7Batista70+7

    CMF Buds 2: qualità audio e comfort a un prezzo accessibile

    I CMF Buds 2 rappresentano l’opzione entry-level della nuova gamma, ma non per questo rinunciano a prestazioni di qualità. Dotati di driver in biofibra e TPU personalizzato da 12,4 mm, offrono alti nitidi e bassi potenti. La tecnologia Ultra Bass 2.0 consente di personalizzare l’esperienza sonora tramite l’app Nothing X, mentre l’audio è ottimizzato da Dirac Opteo™ per garantire un suono ricco e immersivo.​

    La struttura degli auricolari è progettata per ridurre il rumore del vento, grazie a due fori nella parte inferiore dello stelo che migliorano la nitidezza delle chiamate. Inoltre, i quattro microfoni HD con Clear Voice Technology isolano efficacemente il rumore di fondo, rendendo le telefonate chiare anche in ambienti rumorosi.

    CMF Buds 2 Plus: funzionalità avanzate e design innovativo

    Salendo di livello, i CMF Buds 2 Plus introducono funzionalità avanzate e un design distintivo. La custodia quadrata è dotata di una Smart Dial, una rotellina che permette di regolare il volume, controllare la riproduzione e personalizzare le impostazioni. Gli auricolari semi-in-ear offrono un comfort ottimale per l’uso prolungato.​HDblog+9Batista70+9SmartWorld+9

    Ogni auricolare è alimentato da una batteria da 53 mAh, mentre la custodia contiene una batteria da 460 mAh, garantendo una buona autonomia e ricarica rapida. La connettività Bluetooth Low Energy assicura un pairing senza interruzioni e un funzionamento efficiente.​

    Il lancio dei CMF Buds 2 Plus è previsto per il 4 marzo, con un prezzo che si posizionerà in una fascia simile al modello attuale, offrendo un ottimo rapporto qualità-prezzo.​

    CMF Buds 2a: cancellazione attiva del rumore e audio Hi-Res

    Al vertice della gamma troviamo i CMF Buds 2a, che offrono caratteristiche premium a un prezzo contenuto. Dotati di un sistema a doppio driver (woofer da 11 mm e tweeter da 6 mm), supportano l’audio Hi-Res Wireless grazie al codec LDAC e alla tecnologia Dirac Opteo.

    La cancellazione attiva del rumore ibrida fino a 50 dB elimina efficacemente un ampio spettro di suoni ambientali, mentre la modalità adattiva regola automaticamente l’ANC in base all’ambiente circostante. I sei microfoni HD con Clear Voice Technology 2.0 garantiscono chiamate chiare anche in presenza di vento, grazie alla struttura Wind-Flow e agli algoritmi intelligenti di riduzione del rumore.​

    La batteria da 60 mAh in ciascun auricolare offre fino a 11 ore di riproduzione musicale (ANC disattivato), mentre la custodia da 460 mAh estende l’autonomia fino a 43 ore. La ricarica rapida consente di ottenere 7 ore di ascolto con soli 10 minuti di ricarica.​

    Conclusioni

    La nuova gamma di auricolari CMF Buds 2, 2 Plus e 2a dimostra l’impegno di Nothing nel fornire dispositivi audio di alta qualità a prezzi accessibili. Che siate alla ricerca di un’opzione economica ma performante, di funzionalità avanzate o di caratteristiche premium, c’è un modello CMF Buds adatto a ogni esigenza e budget.

  • RECENSIONE Insta360 X5: L’ACTION CAM DEFINITIVA?

    RECENSIONE Insta360 X5: L’ACTION CAM DEFINITIVA?

    La Insta360 X5 si presenta come l’evoluzione naturale di una linea che ha rivoluzionato il concetto stesso di action cam. Non più solo riprese in soggettiva durante un’escursione o una discesa in snowboard, ma un unico dispositivo per catturare ogni prospettiva, decidere dopo cosa mostrare, e farlo in altissima qualità.

    Ma è davvero l’action cam definitiva? L’abbiamo provata a fondo. Ecco come se l’è cavata.


    📦 Design e costruzione: solida, compatta, pronta a tutto

    La X5 mantiene il form factor verticale delle sue sorelle, ma migliora sotto ogni aspetto:

    • Costruzione più robusta, con una scocca in lega e finiture antiurto
    • Impermeabile fino a 10 metri senza custodia
    • Nuovo display touch più fluido e luminoso
    • Porte ben protette, nessun gioco nei tasti, assemblaggio impeccabile

    Non è tascabile come una GoPro Hero12, ma è maneggevole, leggera (circa 180g) e si fissa praticamente ovunque.


    🎥 Qualità video: 8K a 360° è realtà

    Il grande salto è nella qualità video. La X5 registra:

    • Video 360° in 8K a 30fps (e 5.7K fino a 60fps)
    • Wide-angle in 4K, come una cam tradizionale
    • Codec avanzati (H.265), profili colore flat (LOG) per chi fa color grading

    Il sensore da 1 pollice garantisce una resa superiore anche in condizioni di scarsa luce, con neri profondi e dettagli nitidi. La gamma dinamica è ampia, i colori naturali, la resa complessiva è da prodotto professionale.


    🧠 Software e AI: la rivoluzione vera è qui

    Il cuore della X5 non è solo l’hardware, ma il software intelligente che lo accompagna.

    • Auto Frame: seleziona automaticamente i momenti salienti e l’angolo migliore
    • Deep Track 3.0: traccia soggetti in movimento anche se escono momentaneamente dall’inquadratura
    • Snap Wizard: permette di “dirigere” il video 360 direttamente dal telefono con semplici swipe
    • Montaggi automatici pronti per i social, anche con effetti ed editing musicale

    In pratica: giri una volta, editi tutto dopo come vuoi. Per i creatori di contenuti, è un cambio di paradigma.


    🎢 Stabilizzazione: FlowState ai massimi livelli

    Insta360 chiama il suo sistema di stabilizzazione FlowState, ed è uno dei migliori sul mercato.
    Anche in situazioni estreme (MTB, corsa, salti), l’immagine resta fluida, stabile e senza rolling shutter. La X5 può sostituire un gimbal in molti casi.

    A questo si aggiunge la horizon lock a 360°: l’orizzonte resta fermo anche se ruoti completamente la camera.


    ⚙️ Funzioni extra: più di una action cam

    • Bullet Time 3.0: effetti “Matrix” con rotazione al rallentatore
    • TimeShift: timelapse accelerati con movimento
    • Starlapse e modalità notturna migliorate
    • Modalità webcam, live streaming, e controllo vocale

    Una cam pensata tanto per l’action quanto per il lifestyle.


    🔋 Batteria e storage

    • Autonomia: circa 90 minuti in 5.7K, meno in 8K. Consigliata una batteria extra
    • Supporta microSD fino a 1TB, veloci (UHS-I V30 o superiori)
    • Ricarica via USB-C, anche durante l’uso

    🆚 Confronto con GoPro Hero12

    CaratteristicaInsta360 X5GoPro Hero12 Black
    Video 360°✅ 8K
    Stabilizzazione✅ FlowState✅ HyperSmooth 6.0
    Sensore✅ 1″ (grande)❌ più piccolo
    Modalità tradizionale✅ 4K wide✅ fino a 5.3K
    Editing post✅ Ultra flessibile❌ Più limitato
    Prezzo💰 Più cara💰 Più accessibile

    Se vuoi una cam da accendere e registrare subito, GoPro resta più semplice.
    Ma se cerchi libertà creativa, la X5 non ha rivali.


    ✅ Pro

    • Video 360° in 8K reali
    • Stabilizzazione impeccabile
    • Editing creativo post-produzione
    • Sensore di alta qualità
    • Ottima per social, sport, vlog, viaggi

    ❌ Contro

    • Prezzo elevato (oltre i 700€)
    • Editing avanzato richiede tempo o familiarità
    • Più ingombrante rispetto a una cam tradizionale
    • Non ideale per chi vuole solo “punta e filma”

    🧾 Conclusione

    La Insta360 X5 non è per tutti. Ma per chi crea contenuti, viaggia, fa sport o semplicemente vuole il massimo controllo su come raccontare una storia, è una macchina straordinaria.

    Più che una action cam, è uno studio di produzione tascabile. E in questo momento, è probabilmente il miglior compromesso tra qualità, libertà e innovazione.

  • Samsung Galaxy Z Fold 7: primi dettagli sul nuovo pieghevole in arrivo a luglio 2025

    Samsung Galaxy Z Fold 7: primi dettagli sul nuovo pieghevole in arrivo a luglio 2025

    Il Samsung Galaxy Z Fold 7 è già al centro dell’attenzione, anche se il lancio ufficiale è previsto solo per luglio 2025. Le prime anticipazioni arrivano da fonti vicine all’azienda e mostrano un dispositivo pieghevole che punta a superare i limiti dei modelli precedenti. Design più sottile, maggiore resistenza, hardware potenziato e funzionalità avanzate: tutto lascia pensare che il Fold 7 sarà un passo importante per la linea Z.

    Design più sottile e raffinato

    Una delle principali novità attese riguarda il design. Il Galaxy Z Fold 7 dovrebbe essere più sottile e leggero, grazie a una nuova cerniera migliorata che permette una chiusura più piatta e compatta. Questo aggiornamento mira a rendere il dispositivo più comodo da trasportare e usare nella modalità chiusa, uno degli aspetti più criticati nei modelli precedenti.

    Il display interno pieghevole dovrebbe mantenere le dimensioni da 7,6 pollici, ma con un trattamento più avanzato per ridurre al minimo la piega visibile e migliorare la sensazione al tocco. Samsung potrebbe anche utilizzare materiali più resistenti, come il nuovo vetro ultra-sottile (UTG) di seconda generazione, già in fase di test.

    Hardware: prestazioni al massimo

    Il Galaxy Z Fold 7 sarà alimentato dal chip Qualcomm Snapdragon 8 Gen 4, che promette miglioramenti notevoli in termini di velocità, intelligenza artificiale e gestione energetica. Le configurazioni base dovrebbero partire da 12 GB di RAM e 256 GB di memoria interna, con tagli superiori fino a 1 TB per i professionisti.

    Una novità importante potrebbe essere l’integrazione della S Pen direttamente nel corpo del dispositivo, una richiesta frequente da parte degli utenti. Finora, la S Pen era supportata ma richiedeva custodie aggiuntive per essere trasportata.

    Software: multitasking ancora più evoluto

    Dal lato software, il Fold 7 dovrebbe uscire con Android 15 personalizzato con la nuova One UI 7. Samsung starebbe lavorando per rendere l’esperienza multitasking ancora più fluida, con nuove gesture, finestre ridimensionabili, e funzioni intelligenti per sfruttare al meglio il display interno pieghevole.

    Inoltre, è probabile che il Fold 7 introduca nuove modalità per lavorare con più app contemporaneamente, rendendolo un vero e proprio mini-PC portatile, pensato per chi cerca produttività anche in mobilità.

    Fotocamere: ancora top?

    Non ci sono ancora molte informazioni certe sul comparto fotografico, ma si vocifera un sensore principale da 50 MP, affiancato da una ultra-grandangolare e da un teleobiettivo con zoom ottico 3x. Anche la fotocamera sotto il display interno potrebbe essere migliorata, con maggiore nitidezza e minore visibilità sotto lo schermo.

    Samsung potrebbe puntare su un’elaborazione delle immagini potenziata da AI, seguendo il trend già visto su altri flagship.

    Batteria e autonomia

    Anche se non ci sono numeri confermati, si parla di una batteria simile a quella del Fold 6 (circa 4.400 mAh), ma con una gestione energetica ottimizzata dal nuovo processore e dal software più efficiente. La ricarica rapida dovrebbe restare intorno ai 25W, con supporto alla ricarica wireless e inversa.

    Quando esce il Galaxy Z Fold 7?

    Il Galaxy Z Fold 7 sarà presentato durante il prossimo evento Galaxy Unpacked, previsto per luglio 2025. La commercializzazione dovrebbe iniziare entro poche settimane dalla presentazione, come da consuetudine Samsung.

    Prezzo atteso

    Il prezzo ufficiale non è ancora noto, ma ci si aspetta una cifra simile a quella del modello precedente: intorno ai 1.899 euro per la versione base. Un prezzo alto, sì, ma in linea con i top di gamma pieghevoli del mercato.


    Conclusione: cosa aspettarsi dal Fold 7

    Il Galaxy Z Fold 7 sembra essere l’evoluzione naturale del pieghevole premium di Samsung. Design migliorato, hardware al top, nuove funzioni software e (forse) una S Pen integrata lo rendono uno dei dispositivi più attesi del 2025. Se queste prime indiscrezioni saranno confermate, potrebbe diventare il punto di riferimento nel settore foldable.

    Resta solo da vedere se Samsung riuscirà a mantenere le promesse e a portare davvero qualcosa di nuovo sul tavolo. Luglio non è poi così lontano.

  • Google Pixel 9a – Recensione completa: intelligenza artificiale, prestazioni solide e prezzo giusto

    Google Pixel 9a – Recensione completa: intelligenza artificiale, prestazioni solide e prezzo giusto

    Google continua a spingere sulla sua linea “a”, portando sul mercato dispositivi accessibili ma completi, capaci di offrire molto di ciò che rende speciali i Pixel top di gamma. Il nuovo Pixel 9a segue questa filosofia, ma alza ulteriormente l’asticella: processore di ultima generazione, comparto fotografico avanzato, intelligenza artificiale integrata e un design finalmente allineato con il resto della famiglia Pixel. Il tutto a un prezzo che rimane sotto i 550 euro.

    Design: minimalismo raffinato e schermo da flagship

    Il Pixel 9a cambia look rispetto al suo predecessore. Il design è più moderno, con bordi piatti, angoli dolcemente arrotondati e una scocca in alluminio riciclato che lo rende piacevole da tenere in mano. Sul retro troviamo la classica barra nera che ospita le fotocamere, marchio di fabbrica della serie Pixel.

    Il display è un Actua OLED da 6,1 pollici (non 6,3 come inizialmente trapelato), con risoluzione FHD+, refresh rate a 120 Hz e luminosità di picco fino a 2.000 nit. La visibilità sotto il sole è ottima e la fluidità generale durante lo scrolling o il gaming è impeccabile. È protetto da Gorilla Glass 3 – non il più moderno, ma sufficiente per un telefono di fascia media.

    Colorazioni disponibili:

    • Obsidian (nero)
    • Porcelain (bianco-crema)
    • Bay (azzurro chiaro)
    • Aloe (verde pastello)

    Hardware e prestazioni: Tensor G3, niente compromessi

    Il Pixel 9a monta lo stesso chip Tensor G3 presente nei Pixel 8 e 8 Pro. È un SoC progettato da Google, con un focus particolare sull’intelligenza artificiale e l’elaborazione locale dei dati. Abbinato a 8 GB di RAM LPDDR5 e 128 o 256 GB di memoria UFS 3.1, garantisce ottime prestazioni sia in multitasking che nell’uso quotidiano.

    Non è un mostro di potenza come gli Snapdragon top di gamma, ma se non sei un gamer incallito, difficilmente noterai rallentamenti. In cambio ottieni funzionalità AI esclusive e un’efficienza energetica ben ottimizzata.

    Punti chiave:

    • Prestazioni fluide anche con più app aperte
    • Ottimo nella gestione della temperatura
    • Funzioni AI senza attese, tutto on-device

    Fotocamera: l’esperienza Pixel, anche qui

    Se c’è un’area dove Google domina da anni, è quella fotografica. E anche sul Pixel 9a la magia non manca. La configurazione è la seguente:

    • Sensore principale da 64 MP, con OIS e apertura f/1.89
    • Ultra-grandangolare da 13 MP, con campo visivo di 120°
    • Selfie cam da 13 MP con grandangolo

    Le foto sono nitide, equilibrate nei colori e ricche di dettaglio, anche con poca luce. Ma la vera differenza la fanno le funzionalità AI:

    • “Scatto Migliore”: unisce più foto per scegliere le espressioni migliori di ogni soggetto
    • “Gomma Magica”: rimuove oggetti o persone indesiderate dalle immagini
    • “Aggiungimi”: ti inserisce nelle foto di gruppo anche se eri fuori campo
    • Modalità Macro Focus: per la prima volta disponibile su un Pixel “a”

    In breve: con il 9a puoi scattare, modificare e pubblicare senza mai dover passare dal PC. Tutto viene gestito dallo smartphone in modo rapido e intuitivo.

    Software: Android pulito e AI protagonista

    Il Pixel 9a arriva con Android 14 stock e tutte le personalizzazioni Google. La grande novità è l’integrazione profonda dell’assistente AI Gemini, il successore dell’Assistente Google. Può riassumere mail, creare itinerari su Maps, generare testi o modificare immagini tramite comando vocale o touch.

    Alcune funzioni esclusive:

    • Cerchia e Cerca: basta cerchiare un oggetto su schermo per ottenere informazioni
    • Pixel Call Assist: filtra le chiamate spam e trascrive quelle vocali in tempo reale
    • Registratore con trascrizione AI: ottimo per studenti, giornalisti, content creator

    Google garantisce 7 anni di aggiornamenti software e di sicurezza, un unicum nella fascia media. È praticamente il nuovo standard di longevità per Android.

    Batteria e ricarica

    Il Pixel 9a integra una batteria da 4.492 mAh, che nella pratica supera tranquillamente la giornata anche con uso intenso. Con uso moderato si può arrivare a due giorni pieni.

    Supporta la ricarica rapida da 18W via USB-C. Non è la più veloce sul mercato, ma è accettabile. Peccato l’assenza della ricarica wireless, che resta ancora un’esclusiva dei modelli “top”.

    Pro e contro

    Pro:

    • Display OLED da 120Hz luminoso e fluido
    • Ottimo comparto fotografico con AI
    • Chip Tensor G3 con performance solide
    • Integrazione profonda di funzioni AI
    • 7 anni di aggiornamenti garantiti
    • Prezzo competitivo (549€)

    Contro: – Ricarica lenta rispetto alla concorrenza
    – Niente ricarica wireless
    – Solo Gorilla Glass 3
    – Nessuna certificazione IP ufficiale

    Conclusioni: il medio gamma da battere

    Il Pixel 9a non è solo un “buon telefono economico”: è uno dei migliori smartphone Android nella sua fascia di prezzo. Offre un’esperienza software pulita e fluida, foto di livello quasi professionale, aggiornamenti garantiti per anni e tante funzioni basate su AI che lo rendono utile nel quotidiano, non solo “intelligente” per marketing.

    Per chi cerca uno smartphone da usare davvero tutti i giorni, senza compromessi importanti e senza spendere 1.000 euro, il Pixel 9a è la scelta più sensata del 2025.

  • Samsung Galaxy A36: il medio gamma che punta in alto

    Samsung Galaxy A36: il medio gamma che punta in alto

    Il Galaxy A36 è il nuovo tentativo di Samsung di rafforzare la sua presenza nella fascia media, quella più affollata e competitiva del mercato. Dopo il successo del Galaxy A34, questo modello cerca di fare un passo avanti mantenendo un prezzo contenuto e migliorando nei punti chiave: display, performance, fotocamera e autonomia.

    L’ho provato per qualche giorno, mettendolo alla prova in scenari reali — lavoro, social, video, giochi leggeri, foto. Ecco cosa funziona (e cosa no) su questo nuovo dispositivo.


    Design: essenziale ma solido

    Samsung non ha stravolto il design rispetto alla generazione precedente, ma ha rifinito alcuni dettagli. Il Galaxy A36 è costruito con materiali plastici, ma l’assemblaggio è solido e la sensazione in mano è gradevole. È leggero (poco più di 190 grammi) e sottile quanto basta per essere maneggevole, anche con una sola mano.

    I bordi sono piatti, il retro è opaco e resistente alle impronte, e il modulo fotocamera si integra perfettamente nella scocca — niente sporgenze eccessive. È disponibile in diverse colorazioni sobrie ma eleganti, come il classico nero grafite, l’argento e un blu pastello molto piacevole.

    + Punto positivo: certificazione IP67 per resistenza ad acqua e polvere — non comune in questa fascia di prezzo.


    Display: un AMOLED da riferimento

    Il display è uno dei veri punti di forza del Galaxy A36. Parliamo di un pannello Super AMOLED da 6,6 pollici, con risoluzione Full HD+, refresh rate a 120Hz e luminosità di picco di 1000 nits. In parole semplici: è fluido, reattivo, e si vede benissimo anche all’aperto.

    I colori sono vividi, i contrasti profondi, e la gestione automatica della luminosità è rapida e precisa. Guardare video su YouTube, Netflix o scrollare Instagram è un piacere. Il touch è reattivo, e la frequenza a 120Hz si fa sentire nella fluidità generale dell’interfaccia.


    Prestazioni: fluido nell’uso quotidiano

    Sotto la scocca troviamo un chipset Exynos 1380 (in Europa), accompagnato da 6 o 8 GB di RAM e 128 o 256 GB di memoria interna, espandibile tramite microSD — una rarità nel 2025.

    Nell’uso quotidiano, il telefono è fluido e reattivo: apertura rapida delle app, multitasking senza intoppi, navigazione web e social senza lag. Anche giochi leggeri come Asphalt 9 o PUBG in modalità media girano senza problemi. Non è pensato per il gaming spinto o editing video pesanti, ma per tutto il resto va più che bene.

    + Punto extra: supporta la funzione RAM Plus, che consente di allocare parte della memoria interna come RAM virtuale.


    Fotocamere: bene di giorno, meno di notte

    Il comparto fotografico è composto da:

    • Fotocamera principale da 50 MP (f/1.8, stabilizzazione ottica OIS)
    • Ultra-grandangolare da 8 MP
    • Sensore macro da 2 MP
    • Fotocamera frontale da 13 MP

    Le foto in condizioni di buona luce sono nitide, con colori realistici e un buon livello di dettaglio. L’HDR lavora bene, soprattutto nei controluce. La modalità ultra-grandangolo è utile per paesaggi o foto di gruppo, anche se la qualità cala un po’.

    Di sera, la qualità scende: rumore visibile, perdita di dettaglio, messa a fuoco più lenta. La modalità notte aiuta, ma resta inferiore rispetto a modelli di fascia più alta.

    La fotocamera frontale è sufficiente per selfie e videochiamate, anche se tende a lisciare un po’ troppo i volti in modalità automatica.


    Video: stabili e sufficienti

    Il Galaxy A36 registra video fino a 4K a 30 fps, ma è consigliabile restare sui 1080p a 60 fps per una migliore stabilizzazione e fluidità. L’OIS fa un buon lavoro nel ridurre i tremolii, e l’audio catturato è chiaro.


    Batteria: una giornata piena senza stress

    Con una batteria da 5000 mAh, il Galaxy A36 copre tranquillamente l’intera giornata anche con uso intenso: social, streaming, fotocamera e navigazione. Con un uso più leggero, si arriva anche a un giorno e mezzo.

    Supporta la ricarica rapida a 25W, ma — come ormai accade spesso — il caricatore non è incluso nella confezione. Con un caricatore compatibile, si va dallo 0 al 50% in circa 30 minuti, e una ricarica completa richiede poco più di un’ora.


    Software: One UI 6 è una certezza

    Il Galaxy A36 arriva con Android 14 e One UI 6, l’interfaccia personalizzata di Samsung. È intuitiva, ben ottimizzata, con tante funzioni utili (come la modalità notte, il multitasking avanzato, il pannello Edge, e le automazioni con Bixby Routines).

    Samsung garantisce 4 anni di aggiornamenti di sistema e 5 anni di patch di sicurezza, cosa che lo rende un investimento a lungo termine.


    Audio e connettività

    • Audio stereo: buono, con volume alto e bilanciato, anche se manca un po’ di bassi.
    • Jack da 3.5 mm assente (niente di nuovo, ma per alcuni potrebbe mancare).
    • Bluetooth 5.3, Wi-Fi 6, NFC e 5G completano un comparto connettività solido e aggiornato.

    Prezzo: competitivo, ma occhio alle offerte

    Il Galaxy A36 è disponibile in Italia a partire da 369€, ma come spesso accade con Samsung, il prezzo cala rapidamente nei mesi successivi al lancio. A meno di 320€, diventa un best buy nella sua fascia.


    Conclusioni: promosso, ma con riserva

    Il Galaxy A36 è uno smartphone bilanciato, con punti forti evidenti (display, autonomia, software, supporto aggiornamenti) e qualche compromesso (fotocamere notturne, niente caricatore incluso).

    Non è un dispositivo “wow”, ma è concreto. E oggi, nella fascia media, questo conta più di mille effetti speciali.


    Pro

    • Display AMOLED a 120Hz eccellente
    • Buona autonomia e ricarica veloce
    • Costruzione solida e certificazione IP67
    • Software aggiornato e supporto a lungo termine
    • Espansione di memoria con microSD

    Contro

    • Fotocamere sottotono in notturna
    • Caricatore non incluso
    • Design poco originale

    Voto finale: 8.5 / 10

    Un medio gamma che convince, soprattutto per chi cerca un telefono affidabile, aggiornato e completo senza dover spendere troppo. Non è perfetto, ma è il classico telefono che fa tutto bene — e per molti, è più che sufficiente.


    Link Amazon: https://www.amazon.it/SAMSUNG-Smartphone-Funzioni-intelligenti-produttore/dp/B0DVZC14B4/ref=sr_1_5?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&crid=1A1C3MB1IPLXH&dib=eyJ2IjoiMSJ9.ZaC6AMAWdon5m2RewZr2MoldN2EAjMJFu24oQyLmMJNuabSszf3vhLwF6JrB3oL24i-XjbD1n-Ou799FWpGIZqVhwvt1Ynb_Yb3nVZ56RYt2SeBCnLPl40YthjxlOxp4vksLB_HC7uuhrp1Nj0y4i35rC0qSJZPvCvEtPp1PDNtK-nSZyKoniqGqPW1vvseHTan9afPpO6fadGCpWuMyX6StRRW_py6uW9kLpR1YK9XCrPvcsd1PTFDbcWSnr8k9uh9VparNg3v_sy277hIeZWERnKmmftssH0ZtP4lfUUA.iu5ZzF4bcQMJoXhjTV0pOOS5wU4N2sO-XIV1H3BY6HY&dib_tag=se&keywords=a36&qid=1743970319&sprefix=a36%2Caps%2C106&sr=8-5&th=1